LED si, ma con protezione

WATT - DICEMBRE 2016

Nel lighting di nuova generazione, la sponda con i sistemi di protezione da sovratensione è strategica in quanto permette al distributore e all'installatore di strutturare un'offerta integrata. 
Le lampade LED devono la propria lunga vita non solo alle caratteristiche intrinseche della fonte luminosa. Contribuiscono a renderle longeve anche tecnologie ausiliarie come gli SPD, ossia gli scaricatori di sovratensione elettrica. Questi dispositivi infatti, esercitano un'azione di sbarramento agli eccessi di corrente causati da fulmini e tensioni vaganti, proteggendone le parti più delicate. ZOTUP, uno dei primi produttori italiani del settore, ha riversato la propria esperienza trentennale nel settore della protezione dei circuiti che animano le lampade di nuova generazione, nonché CED, data center e così via. Vista la crescente incidenza dell'elettronica nell'impiantistica moderna, si tratta di una strategia destinata a evolvere e consolidarsi. "Mai come oggi si avverte l'esigenza di diffondere cultura tecnologica tra gli installatori e il personale di vendita dei distributori. I primi in particolare hanno bisogno di essere formati per poter rispondere adeguatamente alle richieste dei clienti finali, oppure per intervenire a seguito di problemi causati da sovratensioni non adeguatamente prevenute", spiega l'ingegner Davide Marinoni, tecnico commerciale di Zotup.

Su quali tecnologie avete puntato per lo sviluppo dell'offerta?

Negli anni, ZOTUP è stata coinvolta nella progettazione di applicazioni per LED, fotovoltaico, CED e data center.
Ne sono scaturite soluzioni totalmente innovative come gli scaricatori con filtri di rete a protezione di componenti elettronici altamente sensibili: a partire dall'ambito militare, questa tecnologia si è successivamente diffusa al resto del mercato. L'azienda ha investito significativamente anche nell'ambito degli SPD a varistore, che assicurano un ottimo livello di protezione per LED e macchine industriali.

Perché il LED ha bisogno degli SPD?

Come buona parte dell'elettronica, il LED "soffre" le sovratensioni. Soprattutto nelle applicazioni in campo aperto, dove i lampioni sono molto distanti dal quadro elettrico. In questi casi, occorrono SPD locali a protezione del singolo corpo illuminante.

L'abbinamento LED-SPD può creare nuove opportunità per la filiera?

Senza dubbio, soprattutto di fronte alla tendenza attuale del mercato che non è di crescita, bensì di transizione. In uno scenario del genere, distributori e installatori hanno il dovere di differenziarsi, cercando di offrire servizi sempre più specifici, collaborando naturalmente con i propri fornitori. In tale ottica, ZOTUP sta offrendo il massimo supporto possibile a distributori, progettisti e installatori. L'impegno richiesto è notevole, ma porta benefici a tutte le parti in causa.

Di cosa hanno maggiormente bisogno i vostri interlocutori?

Sia grossisti che installatori ci chiedono soprattutto formazione. Per il personale di vendita e i venditori esterni del distributore organizziamo periodicamente dei corsi, mentre per gli installatori prevediamo interventi "sul campo" e sopralluoghi quotidiani, come anche incontri organizzati nei punti vendita dei distributori partner. Si tratta di meeting di circa un'ora e mezzo in cui si diffonde cultura e si forniscono nozioni pratiche circa la scelta, il dimensionamento e il cablaggio degli SPD.

L'installatore può cogliere ulteriori opportunità proponendosi ad esempio come service di manutenzione?

Nel mercato attuale, chi intende distinguersi deve sforzarsi di non avere un approccio eccessivamente generalista. Dunque, la risposta è positiva: gli stessi SPD vanno controllati periodicamente e sostituiti quando necessario per assicurare una costante protezione all'impianto. Dunque, un installatore può accollarsi questo compito per conto dei propri clienti, ma si tratta di un percorso alla portata di quanti sono realmente motivati a crescere. Occorre infatti studiare, approfondire e analizzare le diverse problematiche: un fulmine non è mai uguale a un altro fulmine e le possibilità di dimensionamento variano da un caso all'altro.

SOLUZIONI PER QUALSIASI PROBLEMA

ZOTUP ha sviluppato molteplici soluzioni per gestire le sovratensioni da scarica diretta e quelle indotte, con prodotti che affrontano l'uno, l'altro caso, oppure entrambi. Un SPD in grado di gestire entrambe le problematiche è utile soprattutto quando non si dispone di informazioni sulla pericolosità elettrica della zona, che spesso viene alimentata da fattori quali il passaggio di una linea ferroviaria, di alta tensione o telefonica. Si collocano su questa falsariga gli scaricatori L 25/100, L 13/40 e L 7/30.
Le sigle comunicano immediatamente le performance dei tre modelli: la prima cifra identifica i kA scaricabili in caso di scarica diretta, la seconda quelli nell'eventualità di scarica indiretta. Si tratta di SPD installabili nel quadro elettrico o all'origine dell'impianto BT, che si applicano benissimo ai LED in quanto i loro ossidi varistori (a seconda dei modelli) hanno un livello di protezione compreso tra 1 e 1,5 kV.
Nell'offerta dell'azienda italiana spiccano anche gli LLP 2/10 progettati specificamente per la protezione d'impianti d'illuminazione stradale a LED e impiegabili nelle aree urbane per la protezione da scariche indirette.
Sempre in tale ambito è consigliabile il dispositivo IL 1/10, limitatore multipolare che si colloca sull'uscita in corrente continua dei driver LED, nelle torri d'illuminazione e anche vicino al pannello dei LED.

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