I limitatori di sovratensione per sistemi a bassa tensione - Il punto di vista

L'IMPIANTO ELETTRICO E DOMOTICO - FEBBRAIO 2009

Pur non essendo stato caratterizzato da novità tecnologiche rilevanti, l'anno 2008 non è trascorso inutilmente. Sul mercato assistiamo alla presentazione, quale novità di rilievo, dell'integrazione di scaricatori nello stesso modulo contenente altre apparecchiature di protezione. In realtà, allo stato dell'arte, ciò, non solo non fornisce alcun apprezzabile contributo tecnico, ma, se ben analizzato, evidenzia l'introduzione di elementi di criticità nell'impianto. Questo dipende dal fatto che si cerca d'integrare apparecchiature con funzioni diverse da quelle per cui sono state concepite.
Più esplicitamente mi riferisco al tentativo di integrare gli SPD in interruttori magnetotermici.

Molta attenzione è stata prestata da parte delle aziende specializzate all'integrazione degli scaricatori nell'impianto elettrico.
In passato il limitatore di sovratensione spesso veniva dimensionato esclusivamente in funzione dei parametri della corrente del fulmine; ora, in modo più corretto, sono anche considerati tutti i risvolti che il suo funzionamento implica nell'impianto elettrico. Dall'altra parte c'è lo sviluppo di apparecchiature di protezione complesse che avvicineranno il mondo della compatibilità elettromagnetica EMC - che normalmente affronta le problematiche delle interferenze elettromagnetiche in alta frequenza ma a basso contenuto energetico - con quello del LEMP (impulso elettromagnetico del fulmine), che affronta le interferenze in alta frequenza, ma ad alto contenuto energetico. In generale, la sensazione è che questo settore sia oggetto di una sovraesposizione. Il mercato italiano è partito in ritardo rispetto a quello degli altri paesi europei e, quindi, il maggior tasso di crescita iniziale era scontato.

Attualmente gli altri paesi europei sono giunti a regime e si sono stabilizzati; ciò ci fa capire che quello degli SPD non è affatto un mercato illimitato. In questo momento, più che in passato, il desiderio di novità e di trend positivi è talmente forte da indurre il marketing di aziende non classificabili tra gli addetti ai lavori a tentare l'avventura e a proporsi in questo settore, dimenticando che l'improvvisazione non è una capacità innovatrice o consolidatrice in nessun ambito. Nel prossimo futuro il mercato sarà caratterizzato da un'offerta sempre più numerosa e sempre meno qualificata, ma alla fine il giudice è come sempre il mercato che emetterà la sentenza.

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