Come prevenire la fulminazione

ELETTRO - LUGLIO 2016

NEL PRESENTE SERVIZIO VIENE APPROFONDITO UN ARGOMENTO DI FONDAMENTALE IMPORTANZA PER GLI OPERATORI DEL COMPARTO ELETTRICO: LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DOVUTO A SCARICHE DI ORIGINE ATMOSFERICA, IL CUI ADEMPIMENTO PURTROPPO È SPESSO SOTTOVALUTATO E NON SOLO DAI "NON ADDETTI" AI LAVORI.

di Stefano Garoni

Non è la prima volta che trattiamo la valutazione del rischio dovuto a scariche di origine atmosferica, ma esperienze recenti hanno dimostrato che tale adempimento è sottovalutato ancora da molti. I non addetti ai lavori ritengono probabilmente che tale valutazione sia l'ennesima trovata del Normatore per dare lavoro ai tecnici ed agli esperti del settore elettrico, ovvero che sia carta che si aggiunge ad altra carta. Nulla di più sbagliato. La valutazione del rischio dovuto alla fulminazione di origine atmosferica, se ben condotto, consente all'imprenditore – ovvero al datore di lavoro – di capire quali sono i reparti critici della propria azienda, sia dal punto di vista delle perdite di vite umane sia dal punto di vista economico, al fine di prendere gli opportuni provvedimenti per minimizzare i fattori di rischio. L'analisi è così importante che anche gli ispettori pubblici (es. ASL) non possono transigere e pertanto rappresenta spesso e volentieri uno dei documenti richiesti in fase di verifica poiché, la mancata presentazione dello stesso, porterebbe sanzioni salate (si arriva facilmente a quasi 5.000,00 €), per non parlare dei risvolti penali. E allora, perché rischiare così tanto quando l'attività di valutazione è molto meno onerosa della sanzione?

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